Il Territorio

La storia di Spadafora è collegata a quella dei feudi di S.Martino e Venetico, e alle vicissitudini storiche della famiglia Spadafora, che ne resse le sorti per diversi secoli e che intorno alla seconda metà del ‘700 fondò il paese omonimo.

Si ha comunque traccia di presenze umane  anche in epoche precedenti.Il ritrovamento di una fornace per la costruzione di laterizi di epoca romana,segnalata dal Griffo nel 1946, testimonia che il luogo era già abitato in questo periodo storico.

Le notizie riprendono nel 1273, quando sotto  il regno di Carlo d’Angiò , nel computo dell’amministrazione angioina vediamo comparire S. Martino.In quest’epoca si era appropriato del casale il milite messinese Roberto di Mileto, il quale l’aveva sottratto al regio demanio.

Sotto Federico II d’Aragona, il feudo era formato da cinque casati :S.Anna, Grippani, Ricoli, Partiniti e Floccari; ed apparteneva al messinese Francesco Romeo, cui successe il figlio Raimondo, il quale nell’ottobre 1342 sotto il regno di re Ludovico,aderì alla congiura dei feudatari messinesi contro la Corona e per la sua fedeltà a Matteo Palizzi ,fu privato del feudo e condannato a morte. Il feudo,tornato al regio patrimonio,fu poi venduto,per la somma di 40 onze al giudice Francesco Spina.

Alla morte di questi, S. Martino fu trasmesso  alla figlia Costanza ,e poi al figlio di lei,Francesco Lancia, da cui passò a Rinaldo II,con l’obbligo del servizio militare. Corrado Spadafora,che aveva ereditato dal padre il feudo di Venetico,  il 2 marzo 1459 acquistò il feudo di S.Martino,pagandolo 266 onze.Con Federico Spadafora, i due feudi di S.Martino e Venetico unirono la loro storia sotto la signoria della famiglia Spadafora che resse le sorti  per circa quattro secoli.Nell’ Ottocento Spadafora acquistò importanza in quanto sede di Officina postale alla quale facevano capo tutti i paesi vicini.