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Domenica 24 maggio, in Piazza Sacro Cuore, è stato benedetto un monumento dedicato alle vittime della strada.
Ettore Giulio Resta, ha realizzato una statua che raffigura un'onda anomala che travolge una
barca a vela. È stata scolpita nel 2003 in memoria di quanto è
accaduto a stromboli nel dicembre 2002 e del maremoto che distrusse
messina nel 1908.
Di seguito l'articolo della Gazzetta Del Sud del 31 Maggio 2009.
Uno schianto, sangue sull’asfalto, vola la vita ed il dolore, come onda
assassina, travolge le famiglie. E’ questo il senso di “Onda anomala”, opera dello scultore - poeta Ettore
Giulio Resta che, miracolosamente illeso dopo un pauroso incidente
stradale a Giammoro, ha voluto fare dono dell’opera alla parrocchia di
Spadafora retta da P.Giovanni Sottile.
L’opera è stata solennemente inaugurata, dopo la messa per le "vittime
della strada", presente l’autore, il sindaco Giaimis, amministratori,
il comandante VV.UU Azzarello, il maresciallo Andrea Sapienza in
rappresentanza della Brigata mec. "Aosta" che ha inviato un
trombettista, familiari degli scomparsi, i gruppi Fratres e
Misericordia. Il significato dell’opera, rimessa a lucido dal noto
marmista Nino Ialacqua, collocata sull’anello superiore della vasca di
piazza S.Cuore, è stato illustrato dall’intervento commosso
dell’artista, che si è ispirato allo tsunami dello Stromboli e nel
ricordo del maremoto che distrusse Messina e Reggio, nonché di quello
altrettanto devastante dell’Oceano Indiano. Un forte richiamo al valore
della vita soprattutto per i giovani. Toccanti si sono levate, durante
la benedizione dell’opera del parroco, le note del "silenzio" del
militare, mentre una mano sganciava lentamente al cielo palloncini
bianchi con le targhette di Giovanni Cambria, Lorenzo Indovino,
Francesco Famà, Alessandro Venuto, Marco Aragona, Tonino Scolaro, Salvatore Merillo, Stefano Bottaro e
Rosalia Salomone, ed accorato è stato il monito
rivolto soprattutto ai giovani, dal sindaco e dal parroco, scolpito
peraltro sul monumento con una frase di Madre Teresa: "La vita è
preziosa, abbine cura. La vita è vita." Struggente è stato inoltre il
ricordo di Chiara Famà (sorella di Francesco), Mons. Santi Mento e tanti
altri.
Franco Alacqua
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